Hai presente quando prendi in mano lo smartphone “solo per un secondo”… e mezz’ora dopo sei ancora lì a scrollare video senza senso, del tutto inconsapevole di quello che hai intorno?
Il bello (?) è che non capita solo a te: ci siamo dentro tutte e tutti, così tanto che c’è chi ha studiato il fenomeno e gli ha dato un nome, anzi 3!
Parliamo di FOMO, phubbing, nomofobia: piccoli grandi nemici della nostra serenità, che si insinuano nel nostro cervello e ci rubano enormi quantità di tempo: ne hai sentito parlare?
1. FOMO: la paura di perdersi qualcosa… ma cosa?
La FOMO (Fear Of Missing Out) è quella sensazione fastidiosa che ti prende quando scorri i social e vedi tutti vivere vite pazzesche, mentre tu sei in pigiama alle 21:30 con una tisana. È un’ansia sottile, ma costante: se non controlli Instagram per qualche ora, potresti perderti qualcosa di fondamentale. Tipo il brunch della tua collega. O il tramonto condiviso da uno che conosci solo di vista.
Il problema è che, nel tentativo di “non perderti nulla”, finisci per perdere te: il tuo presente, le persone intorno a te, il silenzio (che ogni tanto fa pure bene), la tua vita vera.
2. Nomofobia: il terrore che ti prende
La nomofobia (no-mobile-phobia) è la paura irrazionale di restare senza telefono. Tipo quando lo dimentichi a casa e ti senti fuori dal mondo, impotente, quasi in pericolo. Anche qui, non capita solo a te: secondo diversi studi, la stragrande maggioranza di noi mostra sintomi di dipendenza da smartphone, anche se non lo ammettiamo mai apertamente.
E intanto, ogni notifica attiva una scarica di dopamina: un piccolo premio che ti tiene all’amo… a che prezzo?
3. Phubbing: a chi dai la tua attenzione?
Hai presente quando sei con altre persone e all’improvviso, senza pensarci troppo, prendi lo smartphone e inizi a guardarlo in automatico, magari mentre qualcuno ti sta parlando? Si, diciamocelo: snobbi la persona che ti parla per dare la tua attenzione allo schermo…
Detta così suona male, vero? Phubbing significa proprio questo: deriva da “phone” + “snubbing”, ed è un’abitudine davvero tossica.
Lo so, non è cattiveria, è un riflesso automatico. Ma chi è con te lo capisce forte e chiaro: “Preferisco connettermi con qualsiasi cosa mi propini questo schermo “.
E sai qual è la cosa peggiore? Che lo Snubbing è contagioso: chi lo subisce, di solito tende ad imitare il comportamento ed immergersi nel telefono, quasi come se non aspettasse altro che una scusa per riconnettersi… e disconnettersi dalla realtà!
RiconnettiAmoci alla realtà

Se ti rivedi in quanto ho scritto, e la cosa non ti piace, ho una buona notizia per te: per riappropriarti del tuo tempo non serve bruciare il telefono o ritirarti in un eremo senza campo. Ecco qualche piccolo trucco:
- Stabilisci zone e momenti “no phone” Per esempio, a tavola, durante una chiacchierata, prima di dormire. Metti il telefono in modalità silenziosa o lascialo in un’altra stanza. Non è drastico, è sano, per te e per chi condivide con te questi momenti semplici e preziosi.
- Notifiche? Solo quelle che contano Ogni “ding” è una distrazione, e sappiamo quanto ci costano! Disattiva le notifiche inutili. Meno interruzioni, più presenza.
- Verifica quanto tempo passi sulle app che usi di più e, se serve, imposta dei limiti di utilizzo. Si, come forse hai fatto per tuo figlio: stare troppo al telefono senza controllo fa male anche al tuo, di cervello
- Viva la noia! Gli spazi vuoti permettono alla creatività di fiorire. Quando lasci la mente libera di vagare scopri pensieri nuovi, idee, sogni che non sapevi di avere: cosa scoprirai la prossima volta che ti regalerai un po’ di “tempo perso a far nulla, ma proprio nulla“?
- Scegli con chi connetterti, in ogni momento. Se sei con altre persone, stacci! Guardale negli occhi. Ascoltale. Parla. Ridete. Ri-scopri il piacere del vivere il momento in cui sei e di ri-connetterti con chi ti è vicino. Nessuna notifica vale una giornata vissuta davvero.
Quale ti piace di più? Ne conosci altri? Dimmelo nei commenti o scrivimi, sarei felice di parlarne!
Cosa possiAmo fare insieme
Nel nostro percorso insieme, ti farò le domande giuste per aiutarti a:
- Capire come nutrire la tua concentrazione e gestire le distrazioni nel modo migliore per te
- Prendere le buone abitudini giuste per te, e ad abbandonare quelle che ti stanno ormai strette
- Analizzare i tuoi punti di forza e le opportunità per stare meglio nelle tue giornate, da subito, un passo alla volta
- Individuare le tecniche e modalità migliori per te per raggiungere la tua efficienza
E ti sosterrò lungo tutto il percorso
ParliAmone ! Risparmierai un bel po’ di tempo e fatica, e potrai finalmente dire #AmoilMioTempo!
Raffaella Buscemi
Vulcanica e riflessiva, amo correre con l’immaginazione per poter scegliere con più consapevolezza a cosa dedicarmi: così potrò aiutarti a realizzare i tuoi obiettivi, e niente sembrerà più impossibile!